

Questo formaggio dal sapore inconfondibile, deve il suo nome a Bagnoli Irpino, un paese in provincia di Avellino. Si tratta di uno dei centri più importanti di allevamento della razza ovina che produce il pecorino bagnolese. La pecora bagnolese pascola sulle cime dell’Irpinia, lontana dai centri abitati, dove produce il latte che successivamente verrà lavorato per dare vita al nostro prodotto. Alla vista, il pecorino si presenta con una crosta dura e compatta, dal colore giallo tendente al marrone bruno; all’interno invece predomina il giallo paglierino. La pasta è grassa, dura, dal sapore squisitamente piccante è pronto per essere servito in tavola dopo una stagionatura di almeno 60 giorni, mentre tempi più lunghi aumentano il piccante, rendendolo un ottimo cacio da grattugia. Una pietanza da tavolo, da consumare insieme a frutta o miele, accompagnato da un vino dolce, magari un passito, che sposa ed esalta il gusto deciso del pecorino bagnolese.
Allevamento: Sull'altopiano Laceno, nel Parco Regionale dei Monti Picentini, si alleva una razza ovina autoctona, la Bagnolese. Un tempo molto diffusa anche fuori dall'Irpinia, la Bagnolese è ridotta oggi a un migliaio di capi, tenuti allo stato brado semibrado e condotti ai pratica della "transumanza''. Di taglia piuttosto grossa, questa pecora ha manto bianco chiazzato di scuro lungo il dorso: dal suo latte si ricavano pregiati pecorini, prodotti secondo il sistema tradizionale.